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Eredità morale della zia Idina - Bruno Angelo Sforzini

Bruno Angelo Sforzini
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Eredità morale della zia Idina

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Questa pagina vuole essere un affettuoso riconoscimento a quella grande donna che è stata zia Idina, al secolo Iride Bezzi.
Da sempre grandemente considerata dentro di me, mai abbastanza apprezzata e fonte di sorperse anche dopo la sua scomparsa.
Quando il 13 febbraio 2014 è scomparsa la zia Idina se n'è andato il più straordinario e completo archivio di storia locale e della mia famiglia nonchè una incommesurabile fonte di conoscenze sulla tradizione rurale delle mie radici.
Ho provato, di nuovo, il rammarico di non aver dato corso ad uno dei miei tanti progetti di conservazione delle memorie orali che così scompaiono per sempre non essendoci altre persone così straordinariamente acute, dotate di prodigiosa memoria e bellezza interiore.
La zia Idina pur vivendo in una casa isolata in mezzo ai campi, ultimo baluardo di civiltà in fondo ad una “calera” senza uscita, conosceva tutti, le discendenze di tutti e gli antenati di tutti.
Tutti la conoscevano e le volevano bene.
Rammentava infallibilmente le date dei compleanni di tutti noi suoi parenti e puntualmente telefonava per formulare i suoi calorosi auguri ed informarsi sulla salute di tutti.
Se per un qualche grave motivo mancava l’appuntamento se ne rammaricava e inviava le scuse appena possibile.
Era il messaggero della grande famiglia dei Bezzi e di tutti i collegati che si premurava di comunicare a tutti noi gli eventi lieti come nascite e purtroppo quelli meno lieti quali scomparse o disgrazie.
Memorabili i suoi messaggi in segreteria nei quali al cospetto di una voce sconosciuta si esprimeva in perfetto italiano invece del dialetto romagnolo se avesse parlato direttamente con sua sorella mia mamma.
Ascoltare la sua voce registrata nella cassetta ci strappava sempre un sorriso anche se annunciava un funerale di qualche conoscente centenario defunto.
La sua partecipazione ed il suo conforto nei momenti difficili era immancabile, se eri malato si faceva portare da te se poteva senza dimenticare di omaggiarti della calssica scatola di zucchero in cubetti in ricordo di usanze ormai perdute per le quali era significativo donare questo bene prezioso che avrebbe con le sue calorie aiutato il malato a rimettersi in forma.
E’ stata una delle pochissime persone che facendomi visita in occasione di una dei miei frequenti infortuni dovuti al motocross non ha espresso alcun moralismo ma mi ha detto di comprendere che avevo una grande passione in quello che facevo.
Si addolorava sinceramente ad ogni inevitabile disgrazia o difficoltà che capitava ad uno dei suoi tantissimi conoscenti, Lei alla quale il destino non aveva lesinato gravi tragedie o grosse difficoltà

  • l'albero delle caramelle, tributo meraviglioso di persone che l'hanno conosciuta
  • conosce tutti, ricorda le date di tutti i compleanni, chiama sempre, ogni volta
  • arroganza supponente del burocrate statale ENEL
  • la zia chiede di parlare con questa signora Burocrazia
  • stanca di non poter tenere neppure un frigorifero (negli anni 70) interpella il Presidente della Repubblica
  • l'appassionata mazziniana interviene in assemblea e reclama un linguaggio comprensibile alle masse
  • video "le zucche della zia Idina"
  • assiste per anni da sola il marito malato fino alla fine
  • fiera della sua indipendenza
  • inserire foto

Non serve la cultura ne l'agiatezza ne i riflettori per essere dei grandi personaggi: ci si nasce.
Sono certo che se fosse nata in un ambiente diverso avrebbe potuto essere una Rita Levi o una Margerita Hack, è nata contadina a San Zaccaria ed è potuta essere grande solamente per le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla.
Le zucche della zia Idina
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  • l'albero delle caramelle, tributo meraviglioso di persone che l'hanno conosciuta
  • conosce tutti, ricorda le date di tutti i compleanni, chiama sempre, ogni volta
  • arroganza supponente del burocrate statale ENEL
  • la zia chiede di parlare con questa signora Burocrazia
  • stanca di non poter tenere neppure un frigorifero (negli anni 70) interpella il Presidente della Repubblica
  • l'appassionata mazziniana interviene in assemblea e reclama un linguaggio comprensibile alle masse
  • video "le zucche della zia Idina"
  • assiste per anni da sola il marito malato fino alla fine
  • fiera della sua indipendenza
  • inserire foto

Non serve la cultura ne l'agiatezza ne i riflettori per essere dei grandi personaggi: ci si nasce.
Sono certo che se fosse nata in un ambiente diverso avrebbe potuto essere una Rita Levi o una Margerita Hack, è nata contadina a San Zaccaria ed è potuta essere grande solamente per le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla.
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